Il Taijiquan stile Chen

Sebbene l'origine del Taijiquan venga spesso attribuita al leggendario eremita taoista Zhang Sanfeng, la realtà storica è ben diversa. Negli anni '60, lo storico delle Arti Marziali Tang Hao giunse alla conclusione che le origini di quest'arte devono essere fatte risalire a Chen Wangting, un guerriero professionista vissuto a cavallo tra la caduta della dinastia Ming e l'avvento di quella Ching. Sembra che egli fosse molto famoso per la sua abilità marziale. Ritiratosi al villaggio natale dopo la caduta dei Ming, Chen Wangting si dedicò a perfezionare il suo sistema di combattimento e ad insegnarlo ai giovani della famiglia, così che potesse essere tramandato nelle generazioni a venire come un tesoro da custodire all’interno del clan.

La famiglia Chen era da sempre famosa per l'Arte del Pao chui (pugni come colpi di cannone). Chen Wangting incorporò nella propria Arte elementi di Daoyin e Tuna (condurre l'energia e tecniche respiratorie), e creò per la pratica e l'allenamento al combattimento il Tui Shou (spinta delle mani). Le sequenze marziali create da Chen Wangting comprendevano inizialmente diverse forme tra Taijiquan e Pao chui (pugni come colpi di cannone), e una forma di "lunga boxe", Chang quan, di 108 posizioni.

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Verso la fine del '700 Chen Changxing (1771-1853 - XIV generazione della famiglia Chen) unificò il materiale a sua disposizione, dividendolo in due parti: una prima forma, chiamata "Yi Lu", che pone l'enfasi sul rilassamento e la morbidezza, e una seconda forma di "Pao chui", più complessa della prima, che tende a sviluppare forza, agilità e velocità.
Lo stile di Chen Changxing, chiamato "Lao jia" (Antica intelaiatura),ha subito delle elaborazioni nel corso dei secoli, come ad esempio quelle apportate da Chen Youbeng, che creò una nuova sequenza, chiamata poi "Xiao jia" (Piccola intelaiatura), o quelle che inevitabilmente si ebbero con la successiva diffusione dello stile Chen al di fuori della famiglia.

Nel XX secolo abbiamo avuto illustri rappresentanti del Taijiquan della famiglia Chen, come ad esempio Chen Fake (1887-1957 - XVII generazione della famiglia Chen), che diffuse questo stile a Pechino, modificando la vecchia sequenza Lao jia e creando la "Xin jia" (Nuova intelaiatura). Chen Fake raggiunse una grandissima fama per la sua abilità nel combattimento e per il suo carattere magnanimo. Molto noti sono anche alcuni dei suoi allievi, come Gu Liuxin, Lei Muni, Hong Yunsheng o Feng Zhiqiang.

Altri importanti esponenti del clan Chen sono stati Chen Zhaokui e Chen Zhaopi, della XVIII generazione, il figlio ed il nipote di Chen Fake, ai quali va il grade merito di aver preservato la tradizionale trasmissione del Taijiquan a Chenjiagou durante gli anni bui della rivoluzione culturale.

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Oggi a rappresentare degnamente questo stile abbiamo quattro grandi Maestri della XIX generazione: Chen Xiaowang, nipote di Chen Fake, Wang Xian, Chen Zhenglei e Zhu Tiancai. I quattro sono conosciuti come "Si Da Jinggang", i "quattro guardiani di Buddha", o "le quattro tigri di Chenjiagou".

La generazione seguente, la XX, vanta anch'essa degli ottimi praticanti e insegnanti, come ad esempio Chen Bing, i fratelli Wang Zhanjun e Wang Zhanhai, Chen Ziqiang, Chen Erhu, Zhang Fuwang.

Il Taijiquan stile Chen prevede anche lo studio di alcune armi tradizionali: spada, sciabola, lancia, alabarda, doppia spada, doppia sciabola e bastone lungo.

Le caratteristiche peculiari dello stile Chen sono essenzialmente due: l'utilizzo di un tipo di energia a spirale (Chansijin), e quello di un tipo di energia esplosiva (Fa jin). La corretta comprensione di queste è forse la chiave più importante per acquisire una certa abilità marziale nel Taijiquan.

  • CHANSIJIN
    Forza avvolta come un filo di seta

I movimenti del Taijiquan stile Chen sono stati pensati per sviluppare un particolare uso della forza chiamato Chansijin, “forza avvolta come un filo di seta”.

Si tratta di un modo particolare di utilizzare la propria forza, con movimenti a spirale eseguiti in senso orario o antiorario. Per definire questa forza, i maestri della famiglia Chen usano l'espressione “forza avvolta come un filo di seta”, per il suo somigliare a un filo di seta che si dipana dal bozzolo disegnando spirali che si muovono nello spazio.
E’ importante che quest’ energia riempia l’intero corpo in maniera uniforme e continua, senza rigidità o imperfezioni. Per le sue caratteristiche, padroneggiare questo tipo di abilità è molto difficile e richiede un lavoro serio, paziente e accurato.

Per quanto riguarda la parte superiore del corpo, la forza interiore “avvolta in senso inverso” (Ni Chansijin) parte dal Dantian, sale fino alle spalle, ruota intorno al braccio passando per il gomito, e si trasferisce alle dita delle mani.
Viceversa, la forza interiore “avvolta in senso normale” (Shun Chansijin) inizia dalle dita, e svolgendosi a spirale passa per i gomiti, le spalle, e finisce al Dantian. Per avere un'idea del movimento di queste forze, potremmo dire a grandi linee che è paragonabile al movimento di una vite che entra ed esce dal legno.

  • FA JIN
    La forza esplosiva

La "forza esplosiva" (Fa Jin) si emette durante l'espirazione. L'emissione di energia che il Fa Jin comporta è oggi presente quasi soltanto nelle forme di allenamento della scuola Chen, ed in particolare nella seconda (Pao chui).

L'emissione di questa forza è rapida come un lampo e avviene in totale rilassamento.

Si dice: "L'emissione della forza avviene senza averne coscienza. Nel momento dell'emissione, meno si ha l'impressione di produrre energia, più l'avversario la riceverà con forza. Viceversa, se l'energia sembra uscire con violenza, colui che subisce l'attacco non la riceve con l'intensità voluta. Il motivo risiede nel fatto che, se colui che emette ha la sensazione di avere forza, tale forza non è uscita completamente".

Il Maestro Chen Fake diceva che si tratta di una "forza d'accelerazione". I cinesi considerano infatti la rapidità dell'attacco più importante della sua intensità. Si legge infatti in un antico testo "Insondabili come le nuvole muovetevi con la velocità del lampo".

Per raggiungere tale velocità è indispensabile una grande lentezza, al fine di acquisire la massima precisione. Soltanto l'estrema lentezza rende precisi. Il Fa Jin è emesso come da una molla che si tende. Il corpo è come un arco e la forza come una freccia.

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